L’estate volge a conclusione e si prospetta un nuovo inizio. Come affrontarlo? Ecco qui alcuni spunti per ricominciare senza perdere la luce della vacanza.
di Sahaja Mascia Ellero
Ci sono momenti dell’anno che hanno una forte valenza simbolica, e la fine dell’estate è uno di questi. Spesso, è un momento pieno di emozioni contrastanti: un senso di nostalgia per la libertà dell’estate, per quel senso di leggerezza, di spazio e tempo per se stessi, per la creatività, i nuovi incontri, le nuove scoperte. Forse, anche un senso di curiosità e aspettativa per quello che verrà: il nuovo anno scolastico, la ripresa del lavoro, il mettere in pratica tutte le esperienze fatte, le letture, le riflessioni, la forza ritrovata… Tu, come ti senti?
Per ognuno, questo momento dell’anno è associato a qualcosa di particolare. Di certo non è un momento qualsiasi, e proprio per questo vale la pena di farne tesoro e di pianificare bene la ripartenza. Vorrei proporti un esercizio di introspezione per farlo.
Prima di cominciare, mettiti comodo, stacca il cellulare e prenditi del tempo per te. Se vuoi, rivolgi una preghiera interiore al tuo Sé o al tuo maestro, chiedendo di essere guidato. E, per entrare nel giusto spirito, ripeti questa affermazione-preghiera di Yogananda, tratta da Sussurri dall’Eternità (una lettura super-ispirante!):
«Insegnami a guardare tutto ciò che mi accade nella vita con un atteggiamento interessato e compiaciuto, così che alla fine di ogni episodio, per quanto triste o difficile sia stato, io possa esclamare: “Ah, che bello spettacolo, pieno di emozioni, suspense ed eccitazione! Sono felice di averlo visto e ho imparato molto, per il mio bene”».
Allora, sei pronto a guardare il “bello spettacolo” dei mesi appena passati?
- Inizia scrivendo di getto – nel tuo diario o su dei fogli che potrai conservare – tutte le esperienze piacevoli che hai vissuto dall’inizio dell’estate fino a oggi. Grandi o piccole, non importa: scrivi i tuoi momenti più belli, quelli che ti hanno dato più gioia, quelli che ti hanno fatto sentire più connesso, più espanso, più te stesso…
- Scegli i 2 o 3 momenti più significativi, quelli che, ricordandoli, fanno sorridere la tua anima. Uno alla volta, richiamali alla memoria come se li stessi vivendo adesso, sentili nel corpo, nelle emozioni, nel cuore e nella mente. Qual è lo stato di coscienza che hai vissuto in quel momento? Pace, gioia, espansione, libertà… oppure? Ascolta bene, dentro di te e poi scrivilo.
- Sempre soffermandoti, uno alla volta, su quei momenti speciali, chiediti adesso: «Che cosa ho imparato da questa esperienza? E come posso farne tesoro nella mia ripartenza?».
- Adesso, dedica un po’ di tempo a ricordare le sfide che hai vissuto durante l’estate (immagino che almeno una sfida, piccola piccola, ci sarà stata!). Scrivile di getto, senza giudizio. Ascolta le emozioni che ti suscitano, osservandole con amorevole distacco: quella situazione è già passata e, dal punto nel tempo e nello spazio in cui ti trovi adesso, puoi osservarla senza caderci dentro.
- Scegli le 2-3 sfide più significative (o anche una sola, se è stata un’estate super-liscia!) e chiediti: «Che cosa mi ha insegnato? Che cosa ho compreso, di me, degli altri, della vita?». E poi: «Come posso fare tesoro di questa lezione nella mia ripartenza?». Interiormente, ringrazia per questa opportunità di crescita.
- Infine, cerca di scendere in maggiore dettaglio e scrivi una o più azioni concrete che potrai intraprendere per prolungare e mettere a frutto le tue esperienze estive. Ad esempio, se hai vissuto una sensazione di leggerezza, che cosa puoi fare subito, nel quotidiano, per continuare a sentirti più leggero? Potrebbe essere una cosa molto concreta, come alleggerire la tua casa dando via qualcuno degli abiti o degli oggetti che non usi più; oppure una pratica spirituale, come affidare ogni mattina a Dio (in qualunque modo tu Lo concepisca) le responsabilità della tua giornata, sentendo che è Lui (o Lei) ad agire attraverso di te. Oppure, se la sfida che hai vissuto ti ha mostrato che tendi a perdere facilmente il tuo centro e a sentirti privo di risorse, forse è il momento di frequentare un bel corso di meditazione, o di approfondire la tua pratica; o, forse, hai bisogno di ridurre lo stress e di aumentare il rilassamento, e allora potresti iscriverti a un corso di yoga, di danza, di pittura, o semplicemente coccolare il gatto, leggere tutti i giorni una frase ispirante, lavorare a maglia, passeggiare per mezz’ora tutti i giorni nella natura o in un parco… Non ci sono limiti alla creatività in quello che potrai fare per ripartire… ma cerca di scegliere cose che sai di poter realmente attuare, per non rischiare di venir meno ai “buoni propositi” già a fine settembre!
Una piccola riflessione, per concludere: spesso, quando percorriamo il sentiero spirituale, sviluppiamo una sorta di timore e ritrosia nel guardare la nostra ombra, le nostre ferite, i momenti in cui non siamo stati del tutto smaglianti. A volte siamo perfino colti da un senso di inadeguatezza o di fallimento, nel paragonare queste nostre parti irrisolte alle splendide mete che i maestri ci mettono davanti… o da quello che ci sembra riescano a fare gli altri! Certo, gli insegnamenti spirituali del pensiero positivo, del mantenere l’energia elevata, del non cadere nella negatività, del non identificarsi con i propri limiti, e tutti gli altri meravigliosi atteggiamenti e pratiche che tutte le tradizioni spirituali ci consigliano, sono assolutamente giusti e preziosi! Anche l’introspezione e l’autoanalisi, però, sono potenti strumenti spirituali, consigliati dai maestri (compreso Yogananda). E anche la compassione, in primo luogo per se stessi.
Non solo: spesso, sono proprio le nostre ferite e zone d’ombra il modo che la nostra anima sceglie per indicarci la direzione di marcia. Sono come un cartello stradale lampeggiante (e a volte pure “sonoro”!) che diventa sempre più dolorosamente evidente proprio per far sì che andiamo, finalmente, nella direzione giusta! Non aver timore, quindi, di riconoscere dentro di te quello che ancora “non fila liscio come l’olio”: sei venuto qui, su questa Terra, proprio per lavorarci sopra. Forse, è proprio da lì che la tua anima ti chiede di ripartire, in particolar modo adesso, quando puoi attingere a tutta l’energia, la forza e l’entusiasmo che hai acquisito nei mesi estivi. Riparti con piena e totale fiducia, nell’immenso potere che hai dentro in quanto scintilla divina, e nell’immenso Potere al quale puoi attingere, in ogni istante, tutt’intorno a te. Qualunque siano le tue limitazioni, ricordati che puoi accoglierle con serenità e superarle.
Buona ripartenza, grande anima! Che i tuoi passi siano benedetti e gioiosi.
E… se avrai bisogno di un aiuto in più per chiarire la direzione di marcia che la tua anima ti sta indicando, a fine ottobre uscirà un libro specialissimo, pieno del potere e degli insegnamenti di Yogananda: Come manifestare i desideri dell’anima, un libro che ho scritto quest’estate come manuale pratico per tutte le nostre partenze e ripartenze… fino alla Meta!