di Giulia Calligaro, per Joy Times
Dopo ogni inverno ritorna la primavera. Potrebbe sembrare una constatazione ovvia, ma lo è meno di quello che appare. Per più ragioni.
La PRIMA riguarda quello che nel mondo, e in Italia in modo speciale, si sta vivendo all’inizio di marzo, quando sto scrivendo questa presentazione. Lo spavento globale per il Corona virus ha rivelato la nostra fragilità, la nostra impreparazione al dolore. E allora l’osservazione delle stagioni può darci un più ampio punto di vista, uno sguardo aperto in cui mitigare l’agitazione: di fronte alla nostra facilità a lasciarci perturbare, la natura impassibile segue leggi universali. Perciò anche quest’anno, come tutti gli altri, arriverà la primavera.
Questo sostrato di eternità è in realtà insito in ognuno di noi, come testimonia ogni cammino spirituale: si tratta solo di retrocedere dall’agenda delle nostre aspettative, dal controllo che siamo abituati ad avere a portata di smartphone per ogni cosa, per ricominciare ad assaporarlo. E allora forse con qualche nostra parte antica potremmo ricordare che la Vita, nel suo immenso flusso, ci attraversa come suoi canali: e quando non riusciamo a decifrare i segni di quello che sta accadendo intorno, dopo aver fatto del nostro meglio, non resta che lasciarci andare nelle sue braccia. C’è un disegno più grande a cui affidarsi, in cui riposare. Un disegno divino, per chi ha la fortuna di poterlo sentire così, e trarre da ciò la certezza che è sempre tutto perfetto.
E così si passa alla SECONDA ragione annunciata. Che inizia con una storia. In una situazione di difficoltà, molto simile a quella che stiamo attraversando per questa emergenza sanitaria, un’amica inglese era rimasta un lungo periodo senza lavoro. Si era data molto da fare, ma quando era venuto il momento di veder fiorire i semi del suo impegno, tutto si era fermato. Si sentiva tradita dalla vita, era spaventata per il futuro. Per tranquillizzarsi, in quel tempo silenzioso, iniziò a scrivere: il libro fu pubblicato e si rivelò un bestseller. Le arrivarono molti guadagni e una nuova vita. Ringraziò per sempre quel momento di crisi. Come facciamo a sapere, infatti, cosa l’Universo sta facendo succedere per ognuno di noi?
Tutto è perfetto, come si diceva. E anche una crisi globale si può infilare nella storia di ognuno per dare un’opportunità di crescita. Ad ognuno in modo diverso. Dopo ogni inverno viene la primavera, dice la legge naturale, ma lo dice anche la legge spirituale: “l’oscurità è solo l’ombra della mano che la Madre divina (l’aspetto materno di Dio, ndr) tende con tenerezza”, ci ricorda Yogananda, assicurandoci che il dolore annuncia la promozione a una trasformazione. Restiamo dunque fiduciosi, con energia alta, e certezza di luce in ogni prova. Come i tralci evangelici che vengono potati perché sono i più amati e diano più frutto, lasciamo andare quello che è secco: prepariamoci a fare nuovi germogli.
Il team di Joy Times sarà accanto ai lettori in questo passaggio primaverile con pratiche di yoga risveglianti, ricette purificanti, consigli ayurvedici per ogni costituzione, libri e articoli ispiranti per aiutare la fioritura, le tecniche scientifiche lasciate da Yogananda per camminare insieme e portare buoni frutti. Seguiteci.
Un’ultima cosa: questo è un anno molto speciale per chi ama lo YOGA, inteso come cammino di UNIONE del piccolo sé con il Sé infinito: nel 1920, esattamente 100 anni fa, Paramhansa Yogananda, seguendo un mandato che discendeva a lui da grandi Maestri, attraversò l’Oceano e sbarcò in America. Fu l’inizio dell’avvicinamento di Oriente e Occidente, una rivoluzione luminosa da cui ancora ci arrivano benedizioni. Insieme con la comunità di Ananda, festeggeremo questo evento dedicando ogni mese un articolo ai doni che Yogananda ha lasciato all’umanità. Lo troverai prossimamente con l’etichetta YOGANANDA 100. Sarà la porta di ingresso a un insieme di iniziative che il mondo di Ananda gli dedicherà.
Buona primavera, buona rinascita.