Equilibrio, il mio nuovo migliore amico

In questo tempo c’è stato il trionfo dello yoga e di pratiche spirituali sui social e sugli schermi, buoni stimoli da bilanciare con pratiche manuali.

di Parvati Helen Broom

Vibrazioni più elevate, conoscenza di sé, guarigione, comunità… concetti che fino a poco tempo fa erano vissuti da un numero relativamente piccolo di persone, ora sono diffusi su larga scala. Il mondo intero sembra essere in forte apertura su temi New-Age e spirituali (almeno questo è feedback del mio profilo Instagram). Non si contano le pubblicità per diventare istruttore di yoga, promozioni di corsi accreditati in numerologia, o di trattamenti di energy healing, di prodotti per capelli vegani e così via: l’elenco sarebbe letteralmente infinito. E mentre questa nuova espressione della coscienza è qualcosa da celebrare, possiamo facilmente ritrovarci sopraffatti e sbilanciati quando la nostra energia viene trascinata in così tante direzioni allettanti, essendo questo il regno della dualità, dopotutto. La condizione eterna dello yogi prima del Nirbikalpa Samadhi!

Personalmente, il mio rapporto con gli schermi, i social media e con il mio telefono è stato molto fluido durante questo periodo di isolamento. A parte una settimana iniziale, non ho sentito il bisogno di disimpegnarmi completamente, anche se ho sicuramente scelto di riaccendere il telefono alcune mattine più tardi di altre! Certo, a volte mi sono sentita bombardata dalla comunicazione insistente, dalle pubblicità accattivanti e dalla quantità di video che mi sono stati inviati, ma allo stesso modo altre volte ho sentito il bisogno di raggiungere e trovare connessioni e ho apprezzato il fatto che posso farlo con il semplice tocco di un pulsante o lo scorrimento di uno schermo. Alcuni giorni è più facile di altri gestire questa relazione, ma il doverlo fare mi ha sicuramente aiutato ad approfondire la comprensione dei miei limiti e a che punto incomincio a sentirmi fuori equilibrio.

Quindi, per procedere, ho alcuni nuovi suggerimenti per quando mi devo ricalibrare, lontano dagli schermi. Ad esempio per me dipingere e lavorare con i colori è rilassante, mi aiuta davvero a spostare l’energia e a rilassarmi. C’è qualcosa di molto riposante nel muovere la vernice sulla carta, anche se stai solo facendo un pasticcio! Anche il “journaling” è diventato parte integrante della mia pratica, permettendomi di riportare i miei pensieri su un focus e un allineamento più chiaro ogni mattina. E ascoltare i suoni degli uccelli fuori casa è diventato avvincente, ed è stata una colonna sonora costante e rilassante ogni pomeriggio! Insomma connessa con moderazione, questa è stata la mia pratica per questo tempo: felice che lo yoga e affini si siano rivelati tra gli ingredienti importanti di questo passaggio, ma alla fine quello che conta è ciò che trovi dentro di te, non sullo schermo, e quali sono per te le vie che portano a quel centro. L’equilibrio, questo è stato il mio sentiero di ogni giorno.

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English readers

Balance, my new best friend

by Parvati Helen Broom

Higher vibrations; self-knowledge, healing, community… concepts which until recently were lived by a relatively small number of people; now, the entire world is booming with such New-Age and spiritual topics (or so my Instagram feed would have me believe). Adverts for becoming a yoga instructor, accredited courses in numerology, Energy Healing treatments and vegan hair products are endless… the list is literally infinite. And whilst this new expression of consciousness is something to celebrate, we can easily find ourselves overwhelmed and out of balance as our energy is pulled in so many appealling directions, this being the realm of duality, afterall. The eternal plight of the yogi before Nirbikalpa Samadhi!

Personally, my relationship with screens, social media and my phone has been very fluid during this period of isolation. Apart from one week early on, I haven’t felt the need to completely disengage although I have definitely needed to turn my phone on later some mornings than others! Sure, at times I have felt bombarded and overwhelmed by the constant communication, the bright and captivating adverts and the wealth of videos forwarded on to me, but just as equally at other times I have felt a real need to reach out and find connection and have appreciated that I can do so at the touch of a button or swipe of a screen. Some days it’s easier than others to manage this relationship, but having to do so has definitely helped me to deepen my understanding of my limits and at what point I begin to feel out of balance.

So moving forward I have a few new go-tos when I need to recalibrate away from screens. For me, painting and working with colours is soothing; it really helps to move energy and to relax. There is something very soothing about moving paint around on paper, even if you are just making a mess! Journalling has also become an integral part of my practice, allowing me to bring my thoughts into clearer focus and alignment each morning. And, listening to the sounds of the birds outside has become almost addictive; It’s been a constant soothing soundtrack each afternoon! So, I’ve been moderately connected in this time. Happy to see that yoga and similars have been considered important for this challenging period, but at the end what counts is that you find a balance inside yourself, more than on the screen, and what you personally need to do for that. And this balance has been my everyday path.

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