Si avvicina il Natale, abbiamo l’opportunità di viverlo nel suo reale significato. Qui alcuni suggerimenti.
di Usha Wilma Zendron
“Il più bel regalo di Natale che posso farvi è questo giorno che abbiamo trascorso insieme, inebriandoci dell’amore e della gioia di Dio. Utilizzate nel modo migliore questa occasione. Sentite la gioia divina e perdonate tutti. Danzate nella gioia di Dio.” – Paramhansa Yogananda *
Abbiamo sempre festeggiato il Natale in famiglia e la vigilia era un momento importante, soprattutto per mia madre, che amava ricevere e scambiare regali, e gustava la sorpresa, segno dell’amore dei suoi cari. Ogni festa però passava lasciandomi addosso tristezza e vuoto, la sensazione di aver perso l’occasione per qualcosa di più profondo e di molto importante. Quando è cominciato il mio cammino spirituale ho compreso che quel senso di vuoto è il richiamo dell’anima, e può essere colmato solo dalla ricerca interiore del divino.
Yogananda non rigettava quello che chiamava il Natale sociale e lo festeggiava assieme ai suoi discepoli con un banchetto e lo scambio dei doni, ma ha anche istituito alla vigilia una giornata intera dedicata alla meditazione. Egli ci ha insegnato a vivere una vita bilanciata.
Non è quindi necessario evitare gli incontri con parenti e amici, ma è importante celebrare il nostro Natale interiore e onorare la sacralità di questi giorni.
Ci sono infatti circa due settimane tra la vigilia e il compleanno di Yogananda, che cade il 5 gennaio. Perché non fare il proposito di meditare più a lungo e profondamente in questi giorni sacri per immergerci nel nostro spazio divino interiore e incontrare la Coscienza Cristica? In inverno la natura si ritira, le piante ritirano l’energia nel tronco e nelle radici, molti animali vanno in letargo e anche per noi questo è il periodo migliore per interiorizzarci. Per tenere alta la nostra ispirazione meditiamo insieme ad altri devoti, in persona o on-line. Nutriamo la nostra anima con il celestiale cibo della meditazione, così che quando saremo coi nostri cari potremo esserlo con tutto il cuore e saremo anche canali per la pace e la gioia. Con la presenza di Dio dentro di noi potremo fare la spesa, cucinare, preparare le decorazioni per queste feste. Meno separazione ci sarà tra la nostra vita ordinaria e le nostre pratiche, più la nostra vita sarà equilibrata e di sostegno.
Vorrei proporre qualche suggerimento per vivere al meglio questo periodo.
- Non lasciamoci tentare dal consueto shopping frenetico. Comperiamo per tempo regali semplici ed etici per i bimbi o per coloro che li gradiscono veramente. Possiamo proporre ai famigliari adulti di devolvere ad una associazione benefica gli importi che avremmo altrimenti speso in doni.
- Se in questo periodo ci sentiamo soli o depressi invece di pensare ai nostri problemi occupiamoci di chi ha bisogno. Cerchiamo associazioni in cui fare volontariato, ad esempio nella preparazione e distribuzione dei pasti per offrire ai poveri un Natale speciale. Promuoviamo noi stessi delle iniziative di questo genere se non ci sono nel nostro paese o nella nostra città.
- Quando cuciniamo ascoltiamo musica o canti natalizi elevanti. Organizziamoci per tempo in modo da non essere frenetici. Offriamo il cibo cucinato all’immagine dei santi che ci ispirano e poi serviamolo in tavola. Il cibo assorbirà le benedizioni e diventerà quello che in India chiamano prasad.
- Evitiamo si coinvolgere gli altri in temi di attualità che suscitano controversie. Se invitati a dare la nostra opinione diamola con calma, mostrando rispetto e considerazione per chi la pensa diversamente. L’armonia è sempre inclusiva.
Che possiamo tutti vivere un Natale di grandi benedizioni!
*Citazione da Il divino Romanzo, Paramahansa Yogananda, Astrolabio