Esce a breve un nuovo gioiello di Ananda Edizioni che ci guida nei benefici della meditazione, partendo da 26 chiavi di Swami Kriyananda. Un libro ispirante e pratico insieme.
ESERCIZI DI MINDFULNESS YOGICA
Quattro settimane sul sentiero della consapevolezza
di Jayadev Jaerschky
Ananda Edizioni
www.anandaedizioni.it
di Shraddha Giulia Calligaro
Iniziamo dalla fine. Iniziamo da un ragazzo di Monaco – allora Boris oggi Jayadev – che a 15 anni si avvicina alla meditazione: “Buddista, ero totalmente ateo”, precisa. Due anni dopo quel ragazzo incontra “casualmente” Autobiografia di uno Yogi di Paramhansa Yogananda e inizia un profondissimo viaggio nella devozione e nell’essenza del Sé. Trentacinque anni dopo, con gli occhi che sembrano impregnati di scaglie di Cielo, quel ragazzo divenuto uomo, parla di sé in modo impersonale, come si trattasse della storia di un altro, e si lascia scappare queste parole: “In certi momenti, meditando, ho percepito la beatitudine in cui vivono i grandi Yogi”. Ecco perché vale la pena ascoltare e leggere Jayadev Jaerschky quando ci parla dei benefici della meditazione. E lo fa una volta di più in un nuovo libro intitolato Esercizi di mindfulness yogica. Quattro settimane sul sentiero della consapevolezza, in uscita per Ananda edizioni a inizio ottobre. Un libro ispirato e pratico insieme, che mette a disposizione tante tecniche preziose di Ananda yoga e gli insegnamenti di Yogananda, per fare passi verso la luce.
Mindfulness, una parola molto usata oggi, a volte abusata. Cosa significa realmente?
Significa Consapevolezza, ovvero essere consapevoli di quello che accade qui e ora. Viene dal buddismo. In realtà si può essere consapevoli anche a un livello umano. Ma nel campo della meditazione è questa concentrazione profonda sul presente come via del risveglio.
Tu però aggiungi una parola: Mindfulness yogica. Cosa porta in più?
Calare questa consapevolezza nel mondo yogico, nel percorso verso il Sé, significa diventare consapevoli delle nostre qualità divine, degli strati più profondi. Riconoscere che non siamo solo un insieme di cellule che formano il corpo, e andare un po’ alla volta dietro tutti questi veli.
Perché oggi questa parola è così di moda, la parola meditazione non bastava?
Lo yoga e la spiritualità stanno attraversando un momento di grande moda e diffusione, e questo è un bene, ma con dei rischi: il fine è la ricerca della Verità, se non è così, non è yoga, si tratta di un’altra cosa. In questo clima, la parola Mindfulness è vincente in Occidente perché ancora non compromette con un’idea di Dio. Possono praticarla anche gli atei. Il dogma religioso ha reso qui poco digeribile questa dimensione divina, infatti. Per chi ne riscopre il valore originario diventa però la cosa più meravigliosa della vita.
Il tuo libro nasce da alcune ispirazioni di Swami Kriyananda, il fondatore di Ananda, ci spieghi in quale modo?
Swami aveva scritto un libretto intitolato 26 chiavi per vivere in una consapevolezza più elevata. Io ho sviluppato queste 26 chiavi e ne ho aggiunte due per fare un percorso completo di quattro settimane, come un viaggio in cui metti nel tuo zaino quello che ti serve per arrivare alla meta. Si attraversano lo yoga, gli Esercizi di ricarica, il pranayama, le affermazioni e ovviamente la meditazione. Ci sono consigli per corpo, mente e anima. Il tutto organizzato giorno per giorno, tra ispirazioni e pratiche, con anche un piccolo compito per casa quotidiano.
Facciamo qualche esempio di alcune di queste ispirazioni. Una dice Dieta. Cosa ci consigli?
Il nostro corpo è il tempio dove avviene questa scoperta divina, perciò è importante quello che mangiamo. Ogni cibo ha un diverso tipo di energia e ci porta ad uno stato di coscienza. La vita dello yogi è fatta di cibi molto ricchi di prana, freschi, vivi, preparati con amore.
Un’altra dice Fede.
Sì, ed è straordinario che, per come la intende Swami, non è solo un atto di fede in qualcosa, ma anche fiducia in te stesso, nel tuo potere interiore: dentro di te sai già tutto. Poi c’è anche invece l’aspetto dell’affidamento: accorgerti che non porti tutti i pesi sulle tue spalle ma che il successo su questo cammino è dato dal cooperare con una realtà più grande.
Un’altra ancora: Dire di Sì alla vita.
Tutto è già pronto per te, ma serve il tuo consenso. Dentro di noi ci sono sempre due correnti, una più luminosa, una più oscurante: noi vogliamo dire di sì e tirare fuori questa luce, farla splendere e fiorire.
E poi la Felicità, parolina magica.
Ananda, la beatitudine, la felicità che non dipende dalle circostanze esterne e dalla dualità, è la meta di ogni yogi.
Tu mediti da tanti anni. Hai avuto questi benefici dalla meditazione?
La mia vita è stata completamente cambiata dal sentiero spirituale e dalla meditazione. Un tempo ero reattivo, ora vedo e vivo tutto sempre con un certo distacco, non mi identifico completamente con le circostanze… E in certi momenti, meditando, ho percepito la beatitudine in cui vivono i grandi yogi.
Se vuoi sostenere questo libro, scrivi a info@anandaedizioni.it