Le lunghe giornate di giugno sono un’opportunità per riconnettersi con la Luce, e con la sorgente divina che sta dietro tutto ciò che risplende. Fai il pieno di luce per rafforzare la tua connessione divina.
di Jayadev Jaerschky
La luce è un elemento assai felice, non è vero? L’anima infatti ama la luce. Rallegra immediatamente il nostro umore. La luce è associata alla vita, alla positività, alla leggerezza, alla divinità. “Oggi mi sento pieno di luce”: non è forse questa la vita che tutti desideriamo? Chi vuole sinceramente vivere nell’oscurità?
Se poi questa luce è anche calda come il sole, è ancora meglio. Che meraviglia: in questo momento siamo nella stagione della luce intensa. Il sole sembra essere il re della natura in questi giorni, regnando sul suo trono del cielo. Guardati intorno: la vita sembra risplendere, piena di vigore, bellezza e luminosità.
Stiamo godendo delle giornate più lunghe e luminose di tutto l’anno. La luce sembra provenire non solo dal sole, ma anche dalla terra, dai fiori colorati, dalle farfalle, dagli alberi verdi.
Potresti rispondere: “Beh, ma vedo molta oscurità intorno a me”. Questo è certamente vero, perché la vita è sempre un misto di luce e oscurità. Ma la saggezza ti dice che: “La vita è una scelta. La tua mente è come una lente d’ingrandimento. Qualsiasi cosa su cui ti concentri diventa più grande. L’oscurità sarà sempre presente. Ma ci sarà anche la luce. La domanda è: cosa scegli come focus per la tua mente? La luce o l’oscurità? Se è la luce, diventerai luminoso, esprimendo la tua anima”.
La luce è una scelta, una concentrazione deliberata, una filosofia di vita.
In effetti, come ricercatori spirituali, non dovremmo sfruttare questa opportunità di una natura splendente per concentrarci sulla luce, che è così tangibilmente presente intorno a noi in questo momento? La natura non ci sta forse parlando simbolicamente in questi giorni, chiamandoci a diventare noi stessi più luminosi?
La magia è che la vera fonte di questa luce naturale è Dio: dietro il sole, i fiori e il cielo brilla la luce di Dio. Anche la nostra anima risplende della luce di Dio. La nostra anima è pura luce, chiamta jyoti dagli yogi. Ma in realtà è come la luna, che riflette semplicemente la luce più grande, il sole.
Yogananda ci stimola quindi: “Non dimenticare quando incontri la bellezza – la bellezza di ogni tipo – il colore splendido del tramonto, la musica degli uccelli, lo scintillio dell’acqua, il fruscio degli alberi, la brezza leggera sul viso, il sole caldo, la gioia dell’amore e dell’amicizia – di esprimere la tua gratitudine al Padre interiore per averti circondato di tanta meraviglia e bellezza e per averti aperto gli occhi affinché possiate vederla e goderne”.
La luce del sole che vediamo e sentiamo sulla nostra pelle in questa primavera solleva facilmente il nostro spirito. La natura stessa sembra tanto gioiosa. Ma la sua gioia manifesta in verità una Presenza superiore:
“Dio ride nei ruscelli, scintilla nelle stelle, arrossisce nel tramonto e sorride dolcemente nei fiori, con la sua profumata Presenza. Danza sul mare delle emozioni e dei pensieri umani. È gioia in tutti i cuori e in tutte le circostanze”.
Il sole, che in questi giorni è tanto luminoso, ci mostra anche simbolicamente come far risplendere una luce brillante verso gli altri, verso coloro che soffrono. Afferma: “Con la diffusione dei raggi vitali del sole, diffonderò i raggi della speranza nei cuori dei poveri e degli abbandonati. Accenderò una nuova forza nei cuori di coloro che pensano di essere dei falliti”.
Rifletti su ciò che ti dice la Bibbia: “Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunciamo: che Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna.” (1 Giovanni 1:5)
Una vita con la luce, quindi, è una vita in Dio. Dio è luce. La sua luce è ovunque, anche se nascosta dietro gli atomi visibili. Quindi, quando guardi con gratitudine il sole, la luna, le stelle, i fiori, cerca di intuire Dio lì: un Dio di luce.
Prega poi con Yogananda: “Mi inchino allo Spirito che esiste nei templi delle stelle, nel tabernacolo del sole e della luna e nel santuario dei cuori umani. Mi inchino a Te, o Dio, nel tempio delle stelle e di tutta la natura”.
Cerchiamo quindi di aprire ancora di più i nostri occhi alla luce. Godiamone, assorbiamola, manifestiamola. Cerchiamo di diventare una luce di bontà e un vero faro per gli altri. La nostra luce è rafforzata dalla nostra fede e si esprime in amore e gentilezza. Questa luce guarirà il mondo. Soprattutto, cerchiamo di portare la luce del buonumore in questo mondo martoriato.
Concentrandoci sulla luce, entriamo in sintonia con la luce onnipresente di Dio. Si tratta di una vita nobile, elevata, meravigliosa.
Brilla, anima, brilla!