Viaggio su Venere

Ecco la terza e ultima puntata del cielo d’estate. Questa volta agli influssi di Marte e Saturno si uniscono quelli di Venere. Sentimento e fuoco si incontrano: se la direzione sarà di crescita o di confusione spetta a ciascuno di noi deciderlo.

di Mauro Grande

Primo giorno di vacanza in un posto bellissimo nell’assolata campagna pugliese. Ci sono tutti gli ingredienti per il ritiro perfetto. Decido di concedermi ciò che amo. La sera ne ho subito l’opportunità e preparo tutto con cura: nonostante sia caldo, mi vesto per non essere importunato dalle zanzare, spengo le luci in casa e fuori, posiziono lo sdraio in modo da avere la massima vista possibile del cielo notturno. È tutto pronto, mi sdraio supino, mi rilasso, incrocio le mani sotto la nuca, sorrido beato e mi giungono i versi del poeta: “… così, in questa immensità, si annega il pensier mio e il naufragar mi è dolce in questo mare”. Un piccolo Samadhi.

Subito scopro che nelle prime ore serali, in direzione del tramonto del Sole, ci si può “perdere” nella contemplazione della lucentezza di Venere. È il corpo più luminoso nel cielo serale subito dopo la Luna, tanto che per secoli l’uomo ha creduto si trattasse di una stella e non di un pianeta. Non è il suo unico primato, o stranezza… infatti negli ultimi decenni gli scienziati hanno appurato che:

  1. il suo periodo di rotazione (la rotazione attorno al proprio asse) è il piu’ lento di tutto il sistema solare: circa 244 giorni. La Terra ha un periodo di rotazione di 1 giorno.
  2. il suo periodo di rivoluzione (la rivoluzione attorno al Sole) è di circa 225 giorni. La Terra ha un periodo di rivoluzione di circa 365 giorni. Quindi, su Venere, un anno dura meno di un giorno! Lo so che questo da solo è sufficiente a mandare in tilt le nostre menti terrestri, ma c’è ancora di più…
  3. su Venere, il tempo che intercorre tra un’alba e la successiva non è 244 giorni, come lascerebbe intendere il suo periodo di rotazione, ma è di 117 giorni. Quindi, su Venere, in un giorno si può vedere due volte il sorgere del Sole! Vi sembra assurdo? C’è dell’altro.
  4. il moto di rotazione di Venere (rotazione attorno al proprio asse) è contrario a quello degli altri pianeti di questo sistema solare. Ovvero, se facessimo una vacanza su Venere vedremmo che il Sole sorge ad ovest e tramonta ad est.

Tutte queste (e altre…) apparenti stranezze di Venere sono per le nostre menti limitate un invito ad immaginare realtà differenti e riconoscerne l’esistenza, ad espandere gli orizzonti della nostra coscienza, a trascendere l’idea di chi siamo.

Nel sentiero del Raja Yoga, Venere ha il suo riferimento microcosmico nel chakra del cuore: Anahata Chakra. Questo è il fulcro dello Yoga. Attorno a Venere/cuore ruota l’essenza dello Yoga, poiché questa è la definizione dello Yoga data da Patanjali: YOGAS CHITTA VRITTI NIRODHA. Cioè lo Yoga (l’unione del piccolo sé individuale con l’infinito Sé cosmico) consiste nello sciogliere i vortici del sentimento che nidificano nel cuore e lo intrappolano nelle limitazioni dell’illusione (mia libera traduzione…).

Guardiamo ancora il cielo. Fino al 18 di luglio il pianeta Marte è debilitato nella costellazione del Cancro e in opposizione a Saturno. A un livello collettivo ciò può rendere difficile gestire il “fuoco” e può causare impulsività, rabbia, emotività, violenza, incidenti, irritabilità, mancanza di una direzione. Invito alla prudenza e alla moderazione in tutto. Inoltre Venere (in Cancro fino al 16 luglio) si sta avvicinando sempre più a Marte.

Quando il Fuoco di Marte e il Sentimento di Venere si fondono, come accadrà in questi giorni estivi, danno vita a un’energia notevolmente intensa. Chiederete: è qualcosa di positivo o negativo? Venere nella sua manifestazione superiore è il sentimento devozionale, ma è anche la sede dove si aggrovigliano i vortici dei desideri più bassi, le catene dell’illusione.

Marte è il coraggio volitivo del cambiamento, l’agente purificatore per eccellenza, ma è anche la passione e la rabbia che possono consumare fino all’autodistruzione. Così abbiamo disponibile un ascensore potente che può portarci dove scegliamo di andare: in su o in giù. Senza dimenticare che sulla combinazione Marte-Venere si posa “lo sguardo di Saturno”, il retributore karmico, dall’opposta costellazione del Capricorno. Un momento che sembra incoraggiare a fare qualche cambiamento importante nelle nostre vite.

Meditiamo sulle “stranezze” di Venere… ci sono scenari possibili che non possiamo concepire nelle limitatezze delle abitudini, dei condizionamenti, della quotidianità. Venere è la Gioia. Ed è disponibile, se siamo noi disposti a sciogliere le catene che imprigionano il cuore. YOGAS CHITTA VRITTI NIRODHA.

Il 16 luglio Venere lascia la costellazione del Cancro ed entra nel Leone, la stessa cosa farà Marte il 18 luglio. Il confine (immaginario…) tra queste due costellazioni è tecnicamente chiamata “Gandanta”. Vi sono tre Gandanta nello zodiaco: tra Pesci e Ariete, tra Cancro e Leone, tra Scorpione e Sagittario. Ovvero li troviamo ogniqualvolta si passa dall’elemento acqua all’elemento fuoco, e sono considerati luoghi dove l’energia dei pianeti può diventare instabile.

Nei giorni a cavallo del 16-18 luglio la combinazione Marte-Venere potrebbe essere un po’ irritante… ma, passato quel punto, entrambi saranno nella costellazione del Leone e tutto potrà essere più fluido. Infatti Marte non sarà più debilitato e non ci sarà più l’opposizione di Saturno ma quella del “benefico” Giove.

Intanto qui passano le ore. Venere è tramontata e non è più visibile stasera, e ovviamente “questa immensità” del cielo notturno offre innumerevoli altre meraviglie. Ma queste sono altre storie.

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