Le direzioni per 2021 secondo gli astri

Il tempo a venire si presenta carico di molte potenzialità, starà alla nostra capacità di accogliere con pensieri amorevoli l’esito della spinta cosmica guidata da Saturno e Marte.

di Mauro Grande

Quando si verifica un particolare evento astronomico tendiamo a credere che dobbiamo aspettarci accadimenti speciali nel momento preciso di quell’evento. L’Astrologia invece studia gli eventi come indicatori di cambiamenti importanti che si manifesteranno nei mesi a venire. Ebbene: ora siamo proprio  in una fase di un “potenziale in divenire”.

Il 14 dicembre 2020 si è verificata l’ultima eclissi solare “particolare” di un anno “particolare”. Le eclissi, soprattutto quelle solari, sono indicatori di grandi cambiamenti energetici. Il 21 dicembre 2020 si è verificata la grande congiunzione Giove-Saturno. Il 21 dicembre 2020 Marte è entrato definitivamente nella costellazione dell’Ariete dopo la sua lunga retrogradazione biennale. Dal 1 ottobre 2020 l’asse Rahu-Ketu si trova nelle costellazioni Toro-Scorpione. I giochi dei pianteti “lenti” per un po’ son fatti (si fa per dire, approssimando per semplicità…), ma adesso siamo chiamati a usare al meglio tutto il dinamismo energetico che hanno generato.

Sri Yukteswar affermava che le radiazioni emesse dai pianeti “…fungono da legittimo strumento affinché nel mondo esterno possano operare quegli equilibri di causa ed effetto che ogni essere umano ha attivato in passato.” Ciò che l’umanità sperimenta adesso (l’effetto) deriva dalle azioni, pensieri, stile di vita, del passato (la causa). Coloro che ci seguono in questo blog avranno già capito che il protagonista indiscusso dei prossimi anni è Saturno. Molto forte nella costellazione del Capricorno fino all’inizio del 2023, e in seguito ancora molto forte nella costellazione dell’Acquario fino all’inizio del 2025.

Saturno è chiamato il Signore del Karma. La sua influenza attuale non è solo quella di “esigere un tributo karmico”… ma anche quella di convincerci a compiere uno sforzo responsabile per un cambiamento importante. Tutto il mondo adesso sperimenta inevitabilmente le sue limitazioni, la sua disciplina, le sue regole. Nei primi mesi di questo 2021 (lo vedremo meglio nei prossimi articoli) tutti i pianeti andranno alla scuola di disciplina e responsabilità di Saturno, tutti (ad eccezione di Marte) saranno sotto la sua influenza.

Il modo migliore per avere un “buon dialogo” con Saturno è quello di essere molto pazienti, umili, semplici, generosi, praticare Yama e Niyama, trattare tutti con equanimità, non sentirsi superiore agli altri, impegnarsi a migliorare la propria vita e quella degli altri. Se apriamo il nostro cuore all’amore altruistico e disinteressato Saturno ci restituisce in cambio un “karma ripulito”.

Ma nonostante le limitazioni, le regole, la disciplina, vi è al contempo un Marte estremamente caldo e dinamico in Ariete fino al 20 febbraio. Abbiamo già definito il suo fuoco come Puro Fuoco Spirituale, perché l’influenza attuale di Marte (dopo la lunga purificazione nella costellazione dei Pesci) è più raffinata, intelligente, strategica. Possiamo essere focosamente attivi nelle nostre pratiche spirituali, nella nostra Devozione, nel nostro cambiamento interiore. Possiamo “andare all’assalto” della nostra negatività, delle nostre debolezze, del nostro pessimismo, delle nostre limitazioni. Possiamo iniziare a manifestare una versione migliore di noi stessi e desiderare con intensità il mondo di domani. Questo credo che diventi veramente cruciale adesso. Questa è la chiamata di adesso. Ciò richiede una piccola (spero semplice) spiegazione tecnica.

Nell’Astrologia Vedica, per comprendere più profondamente le influenze planetarie, si considerano non soltanto i canonici segni zodiacali dell’ampiezza di 30°, ma anche delle suddivisioni più sottili chiamate Nakshatra dell’ampiezza di 13°20’ ognuna. Così la cintura zodiacale di 360° comprende 12 segni zodiacali (30° x 12 = 360°) oppure 27 nakshatras (13°20’ x 27 = 360°). Ogni Nakshatra è governata da un pianeta che contribuisce a definirne la natura.

Al momento, Giove e Saturno sono in Capricorno e Rahu è in Toro. Se guardiamo attraverso la lente di ingrandimento delle Nakshatras vediamo che: il 2 gennaio ed il 12 gennaio rispettivamente Giove e Saturno iniziano il loro viaggio in una particolare Nakshatra chiamata Sharavana governata dalla Luna, il 25 febbraio Rahu inizia il suo viaggio in una particolare Nakshatra chiamata Rohini anch’essa governata dalla Luna.

Oltre a quanto ho cercato di spiegare finora, da questo momento in poi diventa fondamentale l’influenza lunare. Per l’Astrologia Vedica la Luna è il pianeta più importante negli oroscopi individuali poiché essa definisce la natura della nostra mente e del nostro cuore, la qualità dei nostri desideri più profondi. La Luna rappresenta la ricerca della felicità. “L’eterna ricerca dell’uomo”. Ahimè, per lo più, macchiata dall’ignoranza, dall’egoismo, dalla paura, dall’illusione e perciò destinata ad essere delusa, di vita in vita. Fino a quando non sopraggiunge quel senso di “nauseante stanchezza” che ci motiva a cercare “qualcos’altro” e con diversa consapevolezza. L’energia lunare è magica, romantica, dolce, ma mutevole ed incostante.

Da questo momento in poi diventa importante essere consapevoli della nostra Luna,  ovvero della qualità dei nostri pensieri, delle nostre emozioni, del nostro sentire, del nostro atteggiamento nei confronti della vita. E’ un argomento vasto, ci sarebbe da dire molto, ma vorrei riassume il tutto con una storia mitologica della tradizione vedica sulla quale ci sarebbe da meditare tanto.

Secondo la cosmologia vedica, da qualche parte in paradiso c’è un albero chiamato Kalpavriksha che ha il potere di esaudire istantaneamente qualsiasi desiderio venga espresso da chiunque sosti nei pressi dell’albero. Il rishi Narada, essendo un essere spiritualmente realizzato, poteva peregrinare nelle varie sfere dell’esistenza. Venuto a conoscenza del miracoloso Kalpavriksha, pensò che c’era qualcosa di incongruente e andò a portare le sue rimostranze al Signore Vishnu.

“Mio Signore, umilmente vorrei far notare che hai sicuramente commesso un errore quando hai deciso di porre l’albero miracoloso in paradiso. Lì tutti gli esseri sono felici ed in grado di manifestare qualsiasi cosa in accordo con la tua Divina Volontà. Volgi invece il tuo sguardo amorevole verso gli uomini sulla Terra ed osserva come devono faticare, e sudare ed impegnarsi costantemente oltremodo per soddisfare anche le loro più semplici necessità quotidiane. Signore lo trovo ingiusto. Credo che tu abbia commesso un errore. Il Kalpavriksha dovrebbe stare sulla Terra a dare sollievo agli uomini”. Vishnu rimase sereno. Prontamente rispose: “Tu credi che io abbia commesso un errore. Allora faremo un esperimento.”

Vishnu spostò il Kalpavriksha sulla Terra in un luogo nella sacra città di Varanasi. Un pellegrino stanco, poiché in viaggio da molti giorni, arrivò nei pressi dell’albero e decise di sedere un po’ al fresco della sua ombra. Pensò quale grande benedizione sarebbe stata avere un buon pranzo. Istantaneamente si materializzò davanti ai suoi occhi un pranzo delizioso. Mangiò con gratitudine ma, a causa della spossatezza, non pensò alla stranezza dell’accaduto. Dopo il pranzo sentì la necessità di bere, ed istantaneamente si materializzò davanti a lui una brocca colma di acqua fresca e pura. Bevve con voluttà E solo dopo aver placato la sete pensò che vi era qualcosa di strano: “Forse degli spiriti mi stanno giocando un brutto scherzo.” Istantaneamente apparvero davanti a lui degli spiriti spaventosi. “Mio Dio, adesso mi ammazzano” pensò  tremante di paura. Istantaneamente morì.

Qui finisce la storia.

Le scritture dicono che ognuno di noi è seduto sotto un albero che esaudisce i desideri. Questo albero è la mente, la Luna.

Buon 2021 a questa Terra. Che possiamo noi tutti nutrire pensieri e sentimenti amorevoli. Possiamo noi tutti aver fiducia nell’Amore e nella Vita.

Quanto più è profonda l’autorealizzazione di uomo, tanto più egli influenza l’intero universo mediante le sue sottili vibrazioni spirituali e tanto meno è soggetto al flusso fenomenico” –  Paramhansa Yogananda

 

 

 

 

 

 

 

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