Si avvia a conclusione uno degli anni più trasformanti che abbiano conosciuto le nostre generazioni: ma il Cielo dice che è un’opportunità per tutti per andare verso il proprio vero Sé. Ecco il cielo di fine novembre e qualche anticipazione di fine anno.
di Mauro Grande
Per coloro che di sera amano alzare il naso all’insù e perdersi nell’affascinante vastità del cosmo, novembre è un mese speciale. È infatti possibile osservare tutti e cinque pianeti visibili ad occhio nudo. Marte è ancora molto luminoso. Poco prima dell’alba si possono ammirare Venere e Mercurio. Il duetto Saturno-Giove, che ci ha accompagnato per buona parte dell’anno, è ancora molto ben visibile “sul far della sera”. Inoltre diventano sempre più vicini, e si avviano a regalarci la spettacolare congiunzione del 21 dicembre.
Giove compie un giro completo dello zodiaco circa ogni 12 anni. A Saturno invece ne occorrono 30, infatti il suo nome sanscrito è “Shani”, ovvero “lento”. In virtu’ delle loro velocità relative, i loro destini si incrociano ogni 20 anni. Ovviamente ciò non avviene sempre nello stesso punto; stavolta avverrà nella costellazione del Capricorno. Questo è significativo. La Luce proveniente da quella costellazione rafforza ed esalta il potere di Saturno mentre sembra adombrare le caratteristiche di Giove. Giove staziona per circa 1 anno in ogni costellazione.
In sanscrito Giove è chiamato Guru o Brihaspati (il Guru degli Dei), ad indicare le sue vibrazioni inerenti la giustizia, la verità, l’abbondanza. È il pianeta del Dharma, il Re dei pianeti benefici, le sue influenze sono sempre volte a supportare ed espandere. Saturno dal canto suo vibra con l’impegno, la responsabilità, il dovere, il lavorar duro. La sua energia è contrattiva; pressurizza e cristallizza. È il pianeta del karma, la sua influenza è di sfida. Non identifichiamo però Saturno con la sofferenza, bensì con l’invito a sviluppare la forza interiore per vincere la sofferenza.
Queste due influenze sembrano lavorare insieme nelle vite individuali e nei destini collettivi, ed hanno il compito di equilibrarsi. Sebbene Giove possa dare l’ottimismo, la speranza, la visione degli eventi positivi nel futuro, non è il suo dominio l’attuarli. La loro realizzazione e manifestazione è affare di Saturno. Affinché qualsiasi cosa assuma una forma concreta è necessaria la “benedizione” di Saturno. Lui conferisce confini, forma e struttura. Giove ispira la visione, e dona l’atteggiamento ottimistico e la fede incrollabile. Saturno stende il progetto per realizzare la visione, si assume la responsabilità del progetto, gli dà forma concreta lavorando tenacemente passo dopo passo fino alla sua realizzazione. Giove è la speranza, Saturno la sua realizzazione.
Ci troviamo in questa fase storica ad avere, per circa un anno (la durata del transito di Giove), entrambi i pianeti nella stessa costellazione: il Capricorno dalle vibrazioni austere e solide. Un Saturno potenzialmente molto influente ed un Giove potenzialmente “adombrato”.
Il 21 dicembre 2020 come è noto cade il solstizio d’inverno; il giorno più corto dell’anno, o la notte più lunga dell’anno… Lo stesso giorno avverrà “la grande congiunzione” Giove-Saturno, in prossimità del punto di esatta debilitazione di Giove. Tecnicamente si potrebbe dire che il Dharma raggiunge il suo punto più basso e che da lì in poi potremmo sperimentare diversi livelli di caos.
Swami Sri Yukteswar ha definito l’Astrologia come “lo studio della reazione dell’uomo agli stimoli dei pianeti”. Aggiunge: “L’uomo è un’anima e ha un corpo. Quando stabilisce correttamente il proprio senso di identità, egli si lascia alle spalle qualsiasi modello coercitivo. Finché resterà confuso nel suo stato ordinario di amnesia spirituale, conoscerà le sottili catene della legge dell’ambiente in cui vive. Dio è armonia; il devoto che si mette in sintonia non compirà mai alcuna azione inopportuna. Le sue attività saranno correttamente e spontaneamente sincronizzate con la legge astrologica. Dopo aver pregato e meditato profondamente, egli sarà in contatto con la propria coscienza divina; non vi è potere più grande di tale protezione interiore”.
Queste parole sono potenti poiché rimettono completamente sulle nostre spalle la responsabilità delle nostre vite e della nostra felicità. E questa è anche la richiesta universale di Saturno: la responsabilità della nostra felicità e quella altrui, contro ogni avversità, contro ogni karma, contro ogni destino.
Non mi lancerò in acrobatiche previsioni… In India si dice: “gli astrologi fanno le previsioni e Dio se la ride”… Vogliamo solo mostrare il “potenziale energetico” che è disponibile, sperando che questa consapevolezza possa aiutarci ad utilizzare bene le nostre risorse sottili. Una possibilità concreta è che sarà necessaria una grande disciplina per tutti, che tutti saremo chiamati ad impegnarci tenacemente a costruire il mondo che vogliamo, e forse senza il completo supporto di Giove (per un anno)…
Abbiamo già parlato, in articoli precedenti, delle “singolari” eclissi solari avvenute quest’anno. Il 14 dicembre ci sarà un’altra eclissi di Sole (l’ultima del pacchetto…) che sembra indicare importanti cambiamenti energetici nei mesi a seguire. Il 14 novembre Marte ha ultimato il suo moto retrogrado in Pesci, non avremo pianeti retrogradi per alcuni mesi.
Iniziato il suo normale moto diretto, l’energia di Marte si stabilizza, finisce la turbolenza emotiva. Marte è chiamato Mangala in sanscrito, vuol dire: “colui che è di buon auspicio”. Dopo la dissoluzione della negatività e dopo la purificazione, con il cuore ardente di Devozione, Mangala – il Guerriero Divino – riprende la corsa verso la realizzazione del suo destino.
Il 21 dicembre entra finalmente nella costellazione dell’Ariete, la sua costellazione. Se ben compresa, è energia positiva carica di entusiasmo, che ringiovanisce e dona speranza, e possibilità di rinascita. Mangala in Ariete invita a nuovi inizi e a manifestare la Forza di Volontà Divina. Saturno dice che c’è un Dovere a cui siamo chiamati. Giove invita ad esplorare nuove opportunità, nuove speranze.
Guerrieri di Luce. Studenti della Vita. Discepoli delle Verità Superiori.
“… Quando la mente prega e prega, e ancora prega, il cielo si apre. Allora vi saranno date tutte le convincenti esperienze mediante le quali conoscerete che Dio è”- Paramhansa Yogananda