Babbo Natale riceve lettere in ritardo? Noi pensiamo di sì, ed ecco allora alcune richieste, e qualche buon proposito, per questi primi giorni di gennaio.
di Sahaja Mascia Ellero
Il Natale è passato, ma se non avete scritto la letterina a Babbo Natale siete ancora in tempo per farlo! Vi ricordate che meraviglia, da bambini? Non so voi, ma io la vigilia di Natale mi addormentavo con la certezza che Babbo Natale sarebbe arrivato durante la notte con le sue renne e mi avrebbe lasciato i doni che desideravo! Poi sono cresciuta e, immagino come tanti di voi, ho smesso di credere a Babbo Natale. Ho cominciato a pensare che la mia vita dipendesse da me e che quello che volevo me lo potevo e dovevo procurare da sola. Sono diventata forte e indipendente… ma ho perso il contatto con la magia della vita!
Poi ho incontrato il mio Guru, Paramhansa Yogananda, e i suoi insegnamenti. E ho compreso che Babbo Natale esiste veramente! Forse non come un panciuto vecchietto con la barba bianca che vive al Polo Nord e solca il cielo con la sua slitta nella notte di Natale… ma sicuramente come un principio di “magia spirituale” che possiamo applicare alla nostra vita, in qualsiasi momento e in particolare all’inizio del nuovo anno. Vi va di provare insieme?
Innanzitutto, dobbiamo scrivere la letterina. Avete pensato a quello che veramente volete nel 2021 o vi state limitando a “sperare che sia un anno migliore?”. Yogananda dice:
«Voi siete infelici perché non visualizzate con sufficiente forza le grandi cose che volete realizzare». E anche: «Le persone di successo sono quelle che hanno sufficiente coraggio per creare un progetto indelebile nella loro mente di quello che desiderano costruire o creare su questa Terra».
Chiediamoci quindi: «Che cosa voglio realizzare, costruire o creare quest’anno?». Non solo cose pratiche e tangibili (nel lavoro, nei rapporti, nella vita quotidiana, ecc.) ma soprattutto a livello interiore: «Quali stati di coscienza, qualità, atteggiamenti, voglio incarnare nel 2021? Che tipo di persona voglio essere?». Una volta deciso quale “regalo” vogliamo ricevere nel nuovo anno, scriviamolo. Ma in un modo speciale…
Proviamo a scrivere la nostra richiesta come se l’avessimo già ricevuta, come se il dono fosse già nelle nostre mani. Ad esempio: «Sono sempre gioioso e in pace, ho trovato un lavoro che mi permette di mantenere la mia famiglia e al tempo stesso avere tanto tempo per la mia vita spirituale, ho creato una relazione d’amore appagante e duratura con una persona che condivide i miei interessi e valori, ho approfondito le mie meditazioni». E così via. In Come essere una persona di successo (Ananda Edizioni), Yogananda dice:
«Se desideri il benessere fisico, devi credere di essere già in buona salute. Se desideri la prosperità, devi credere di essere già prospero. Se desideri la saggezza, devi credere di essere già saggio. In questo modo la salute, la prosperità e la saggezza si manifesteranno dentro di te».
È necessario scrivere in dettaglio oppure no? Ci sono diverse teorie al riguardo, ecco cosa ci dice Swami Kriyananda nel suo prezioso libro Attrarre la prosperità (Ananda Edizioni):
«Non possiamo conoscere a priori tutte le possibilità che la vita ha in serbo per noi. Se chiediamo una specifica opportunità, rischiamo inavvertitamente di non notarne un’altra. […] Raramente ho trovato utile pensare in modo troppo specifico a un oggetto che desideravo. Quello che visualizzavo, piuttosto, era la direzione nella quale dovevo muovermi. La chiarezza era indubbiamente necessaria, ma era anche indispensabile che io non la incatenassi con vincoli troppo materiali. Se avessi voluto una macchina, dunque, quello che avrei fatto – e che ho fatto – sarebbe stato visualizzare chiaramente il servizio che mi avrebbe fornito, invece del modello specifico che desideravo».
Una volta scritta la letterina… andiamo a dormire tranquilli come i bambini la vigilia di Natale! In altre parole, coltiviamo la piena e totale fiducia che la nostra richiesta verrà esaudita. Togliamo di mezzo con determinazione i dubbi, le incertezze e le preoccupazioni. Questa fiducia nasce soprattutto dall’esperienza interiore di Dio. Come un figlio sa con certezza che riceverà dal padre tutto quello che gli spetta, lo stesso accade quando percepiamo la presenza di Dio nella meditazione e diventiamo consapevoli di essere Suoi figli. In Come sviluppare il tuo vero potenziale (Ananda Edizioni), troviamo queste meravigliose parole di Yogananda:
«La maggior parte delle persone supplica Dio, e di conseguenza riceve l’elemosina di un mendicante invece della quota legittima di un figlio. Un mendicante implora, un figlio esige. La supplica di un mendicante ha una natura adulatoria, servile e sottomessa; la richiesta di un figlio è diretta, sincera e amorevolmente impavida. Coloro che avanzano delle richieste come figli ricevono ciò che il Padre possiede. Un mendicante dubita che la sua supplica verrà esaudita; un vero figlio sa che la sua richiesta verrà realizzata. Tu eri un figlio, ma le tue stesse debolezze ti hanno reso un mendicante; devi ritornare a essere un figlio, prima di poter rivendicare il tuo diritto di nascita divino. Di conseguenza, chiedi di essere un figlio prima di avanzare qualsiasi altra richiesta».
Infine, ricordiamoci la “regola matematica” di Yogananda: nella vita, il 25% è frutto dei nostri sforzi, un altro 25% viene dall’aiuto del Guru e il 50% arriva per grazia di Dio. Ma il nostro 25% deve essere fatto con il 100% del nostro impegno! In altre parole: non limitiamoci ad aspettare passivamente che i nostri desideri si realizzino “per magia”, ma facciamo la nostra parte mettendo in moto la nostra energia e volontà e dirigendole verso la meta. In fin dei conti, anche Babbo Natale porta i doni ai bambini che sono stati bravi e hanno compiuto buone azioni, mentre per gli altri c’è solo carbone!
In un suo discorso, Yogananda ci incoraggia con queste parole:
«Ricordate che, a prescindere da quali siano state le nostre prove o quanto siamo scoraggiati, se faremo uno sforzo continuo per essere migliori e avere successo, scopriremo che, essendo fatti a immagine di Dio, siamo dotati di un potere illimitato, molto più forte delle nostre peggiori tribolazioni, qualunque esse siano. Prendiamo la ferma risoluzione di vincere, concentrandoci completamente sull’incessante sforzo di riuscire nel nuovo anno, e sicuramente saremo vittoriosi».
Buon anno a tutti. Possa il “Babbo Natale” della sintonia interiore portarvi meravigliosi doni di pace, amore e realizzazione spirituale in ogni giorno del 2021!
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