Tutti ci auguriamo che l’anno a venire sia sempre “migliore” di quello trascorso: ecco dei passi pratici per capire cosa desideriamo davvero e cosa è giusto per noi ora
di Sahaja Mascia Ellero
Una delle espressioni che si sentono più spesso vicino a Capodanno è: “Speriamo che il nuovo anno sia migliore!” La speranza, però, pur essendo una splendida qualità da coltivare, non è sufficiente. “Sperare” in un anno migliore significa affidarsi a un Destino o Dio capriccioso che, in base all’umore del momento, lascerà cadere nella nostra vita briciole di felicità o spine di sofferenza. “Sperare” in un anno migliore può anche significare sentirci in balia del nostro karma passato, di azioni non più modificabili che hanno ormai innescato le loro altrettanto immodificabili conseguenze. E così ci ritroviamo ad attendere il nuovo anno timorosamente affacciati alla finestra della nostra vita, incerti su ciò che verrà e su come potremo affrontarlo.
Non è questo, però, l’insegnamento dei maestri dello Yoga, né delle moderne scoperte della scienza. Entrambi ci dicono che siamo co-creatori della realtà, e che noi stessi facciamo emergere dal grande magazzino cosmico di tutte le potenzialità ciò che maggiormente risuona con la nostra coscienza. Siamo noi a plasmare le circostanze della nostra vita con ogni pensiero, sentimento e azione, consapevoli o inconsapevoli che siano.
Ecco allora che i famosi “buoni propositi” per l’anno nuovo assumono un’importanza fondamentale. Non sono più semplici pensieri e desideri che, a seconda della loro intensità, ci accompagneranno per tutto l’anno o per qualche mese (o qualche giorno!), come un nuovo ingrediente della nostra vita. Diventano, piuttosto, veri e propri strumenti di manifestazione, con cui possiamo “modellare il nostro destino nel nuovo anno” e “scuotere l’etere fino a far cadere fuori ciò che desideriamo” (per usare due espressioni care a Yogananda).
Secondo gli insegnamenti dello Yoga, la creazione segue un processo ben preciso: dall’immobile, eterna e immutabile Coscienza Divina, si manifestano dapprima VIBRAZIONI DI PENSIERO; continuando a vibrare sempre più, esse assumono LA FORMA DELL’ENERGIA e, successivamente, l’apparenza della SOLIDA MATERIA. Anche noi possiamo (anzi, dobbiamo!) usare lo stesso processo per manifestare il nostro nuovo anno così come lo vogliamo.
- Innanzitutto, dobbiamo mettere a fuoco chiaramente che cosa vogliamo manifestare: non tanto gli oggetti, le circostanze o le persone (che fanno parte del successivo livello della materia), ma quello da cui essi hanno origine, cioè lo STATO DI COSCIENZA o qualità dell’anima che vogliamo sperimentare. Comincia, ad esempio, col chiederti: “In che senso desidero che il 2020 sia “migliore?” Vorresti sentire più amore nel tuo cuore? Più gioia? Libertà? Pace? Sicurezza? Un senso di radiosa salute? Medita per qualche istante e chiediti: “Se avessi una bacchetta magica, come vorrei sentirmi in ogni istante del nuovo anno?”
- Una volta identificato questo stato di coscienza, concentrati sul piano dell’ENERGIA: in quali modi dovrai applicare la tua energia per sentirti sempre così? Che cosa ti aiuterà a rafforzare questa qualità e che cosa invece potrebbe indebolirla? Quali atteggiamenti andranno coltivati e quali abitudini andranno eliminate.
- Cerca di capire, inoltre, come potrai appassionarti a questo obiettivo. La VOLONTÀ, secondo Yogananda, è “desiderio più energia, rivolti verso la meta”. Come potrai mantenere vivo per tutto l’anno l’entusiasmo di manifestare la tua nuova realtà, così che questo forte anelito diventi il carburante della tua volontà? Lo sappiamo bene: quando desideriamo veramente qualcosa – ad esempio trascorrere del tempo con la persona di cui siamo innamorati – abbracciamo con entusiasmo tutti gli sforzi necessari, al punto che non ci sembrano più neppure sforzi! Se coltiverai dentro di te questa “passione”, i tuoi buoni propositi diventeranno facilmente realtà.
- Come ultimo passo, concentrati sul piano della MATERIA. Dopo aver calmato il respiro e la mente, concentrati nel punto tra le sopracciglia e immaginati già immerso nel nuovo stato di coscienza; visualizzati e percepisciti già pieno di amore, pace, libertà ecc. (qualunque qualità tu abbia scelto), mentre stai vivendo così ogni giorno del nuovo anno. Sempre in questo stato di calma visualizzazione, guardati intorno: che cosa vedi? dove sei, che cosa fai, con chi sei? Scrivi tutto quello che vedi (o che vorresti vedere!), come se stessi guardando il film della tua vita nel nuovo anno, il film più bello e glorioso che tu possa concepire. Scrivi e/o disegna tutto questo e riguardalo spesso durante l’anno, per ricordarti ciò che tu stesso hai scelto di manifestare e attirare magneticamente attraverso il tuo nuovo stato di coscienza.
- Ricordati, infine, che la nostra è una co-creazione, una COOPERAZIONE CON LA GRAZIA. Poiché creiamo ogni cosa insieme al Creatore Supremo, dobbiamo rimanere sintonizzati con il Suo potere e la Sua saggezza. Facciamo, quindi, la nostra parte al 100%, portando chiarezza nei nostri obiettivi e impiegando tutta la nostra energia per realizzarli, ma cerchiamo di rimanere sempre aperti alla guida interiore e ad agire come strumenti di una Realtà più grande. Una bellissima affermazione di Yogananda che può aiutarci a farlo è questa: “Io ragionerò, vorrò, agirò. Ma guida Tu la mia ragione, la mia volontà e le mie azioni nella giusta direzione in ogni cosa”.
Prepariamoci quindi ad accogliere il nuovo anno con chiarezza, entusiasmo e totale fiducia nella nostra capacità di co-creare insieme allo Spirito un glorioso 2020, traboccante di Luce, Pace, Amore e di ogni altra meravigliosa qualità divina a cui la nostra anima anela e di cui il mondo ha così tanto bisogno.
Buon anno nuovo, con amore.