Il sanscrito è una lingua rivelata: attraverso i suoni crea vibrazioni di potere che la nostra anima riconosce, in questo modo ci accordiamo con il divino.
di Laura Marinoni
Fin da piccola sono stata attratta dal magnetismo delle parole. Ricordo che leggevo ad alta voce persino le insegne dei negozi, ripetevo i testi delle canzoni, mi inebriavo dei loro suoni. E poi le scrivevo, quelle parole nuove, per inciderle sul foglio e poterle osservare. Ogni singola sillaba mi sembrava magica, dotata di un fascino speciale. Ne intuivo la potenza segreta e l’energia. E in quante lingue diverse parlavano gli esseri umani, quante sfumature per esprimere un unico nome! Il sanscrito è la lingua che più di ogni altra ci avvicina alla radice della verità che si lega ai suoni: è una lingua rivelata, l’unica in cui le parole creano le cose e non viceversa. È la lingua degli Dei, secondo la filosofia indiana. Così, attraverso lo yoga, quel fervore di bambina si è trasformato in una passione per la pratica dei mantra.
MAN significa mente, comprende tutto ciò che riguarda il pensiero, mentre TRA è un suffisso che indica protezione, chiarezza, liberazione. Dunque il mantra ci aiuta a liberare la mente. Nei mantra sanscriti ogni vocale, ogni consonante ha un significato preciso e un effetto specifico su corpo, mente e spirito. Ogni parola è sacra, e contiene delle sillabe-seme (BIJA) che rappresentano la sua essenza. I bija agiscono in modo sottile su una frequenza vibratoria vastissima, nell’invisibile. Pronunciare, cantare i mantra crea dunque un campo energetico armonico e questa energia vibratoria “afferma” l’intenzione portando la parola al suo compimento.
Può sembrare fantascienza a chi non ne abbia mai fatto esperienza, eppure cullarsi in un mantra unisce intenzione, preghiera, canto e realizzazione profonda. I mantra sono dedicati a diverse divinità, o meglio alle diverse qualità dell’unico Dio; non si tratta di politeismo infatti, ma piuttosto di immagini simboliche degli attributi del Divino. Ganesha, radicato e pieno di empatia, Shiva, il grande Danzatore che trasforma, la Madre Divina, in tutte le meravigliose sfaccettature del femminile, Hanuman il devoto a Rama, puro Amore. Cantandoli e onorandoli la nostra anima si espande ed entra in contatto con queste qualità alte.
Attraverso i mantra, riusciamo così ad avvicinarci a un’immagine di Dio per noi comprensibile, umanizzata , a sentirne la presenza. Possiamo sintonizzarci con la nostra vera natura, provare a interiorizzare i suoni cosmici, armonizzandoci e accordandoci. Imparare a sperimentare, come veri scienziati, i cambiamenti che avvengono dentro di noi attraverso la pratica del chanting .
I mantra sono anche uno strumento formidabile per attivare l’ascolto profondo e la capacità di concentrazione, riducono le tensioni fisiche e psichiche, calmano il cuore, riattivano il sistema immunitario e regalano una grande sensazione di pace e di gioia. Sono un trampolino ideale per arrivare alla meditazione. L’essenza del suono è il silenzio, e il silenzio è esperienza divina.
A iniziare dal suono cosmico che fu al principio della creazione: AUM, AMEN.