Incarna con lo yoga il cambiamento che vorresti vedere nel mondo

Il mondo da soli non lo possiamo cambiare: però possiamo cambiare noi stessi. Prova a farlo con questa pratica di yoga.

di Francesca de Luca

Ci sono citazioni che incontriamo spesso nella nostra vita e, a seconda del momento che stiamo attraversando, ci “parlano”  in modo diverso. Una di queste, per me, è la frase del Dalai Lama: “Ieri ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Oggi sono saggio e sto cambiando me stesso”.

La prima volta che l’ho incontrata non deve essermi piaciuta molto, perché il mondo io lo volevo cambiare, eccome! Qualche anno dopo, ero già nel sentiero dello yoga, ne ho colto diversamente il senso: non possiamo pretendere di cambiare gli altri, né tanto meno il mondo intero, l’unica cosa saggia che possiamo fare è migliorare noi stessi. E lo yoga mi sembrava il modo migliore per farlo.

Oggi, invece, sento che quella frase ha un significato ancora più profondo: è cambiando noi stessi che possiamo cambiare il mondo, perché siamo strettamente connessi ad esso e ciò che accade fuori non è che un riflesso del nostro livello di coscienza.

Ecco allora che la pratica yoga assume un valore ancora più grande, perché quando non rimane solo esercizio fisico, ma trasforma man mano la nostra mente e il nostro modo di agire, il cambiamento sul piano personale si traduce in energia e consapevolezza nuove con cui ci muoviamo nel mondo, contribuendo a trasformarlo in un posto dove trovano sempre più spazio valori preziosi come purezza, non violenza, verità, contentezza, empatia, gentilezza, ascolto, pace, amore e fiducia.

Il mio auspicio per questo nuovo anno è che ognuno di noi possa continuare ad evolversi grazie alla pratica e portare lo yoga sempre più anche fuori dal tappetino, contribuendo con naturalezza e semplicità a dar vita al mondo “ideale” che tutti vorremmo. E a questa intenzione dedichiamo la prima puntata dell’anno di “3 Asana meditation”.

Comincia la pratica seduto/a in una posizione meditativa. Fai tre respiri profondi dalla bocca, poi chiudi gli occhi e ascolta il tuo respiro fluire attraverso le narici. Fai 12 lunghi respiri yogici completi e ad ogni inspirazione senti che stai portando dentro di te energia cosmica, che ti connette alla vita e al mondo: senti che l’Universo intero respira attraverso di te.

Poi portati in piedi e aumenta il flusso del prana attraverso gli Esercizi di ricarica o 6/12 cicli di Surya Namaskar. Al termine fermati in Tadasana, la posizione della montagna, sentendoti ricaricato nel profondo e pronto a canalizzare la tua energia negli asana, trasformandoli in una “meditazione attiva”.

Vieni in ginocchio sul tuo tappetino, gambe aperte quanto il bacino, e distendi lateralmente la gamba sinistra per prepararti a PARIGHASANA (la posizione del cancello): inspirando solleva il braccio destro vicino all’orecchio e lentamente piegati verso sinistra con l’espirazione, mentre l’anca sx scende e la dx sale. Il dorso della mano sx spinge contro la gamba tesa e il petto si apre. Lo sguardo è rivolto davanti a te o ruotato verso il soffitto.

Mantieni la posizione focalizzando la tua attenzione sul respiro e percependo il flusso di energia che sale e scende dentro di te, lungo la spina dorsale. Senti la vita che ti scorre dentro e afferma dentro di te con un sorriso interiore: “Onde di gioia si innalzano nella mia spina dorsale”.  Ripeti l’asana dall’altro lato poi fermati in Vajarasana, (la posizione stabile), per qualche istante: senti che quando sei calmo, la gioia sgorga naturalmente dal centro del tuo essere e con semplicità puoi offrirla al mondo.

Restando in Vajrasana preparati per SIMHASANA, la posizione del leone: punta i piedi a terra e porta le mani sulle cosce. Inspirando, solleva il petto e tendi tutto il corpo, poi spalanca gli occhi, le dita delle mani e la bocca (tirando fuori la lingua). Respira rimanendo nella posizione e afferma mentalmente: “Purifico le mie parole, i miei pensieri, ogni mia azione”.

Poi ritorna in Vajrasana e raccogliti qualche istante dentro di te. Percepisci che puoi portare la purezza, nel senso di verità e gentilezza, fuori dal tappetino, nella vita di tutti di tutti i giorni.

Per il prossimo asana, vieni a sederti sui glutei e porta le gambe davanti a te; fletti la gamba destra mantenendo il ginocchio in linea con l’ombelico e poi incrocia la gamba sinistra oltre la destra. Porta la mano sinistra a terra, dietro di te, e la destra sul ginocchio: inspirando allungati dalla cima dalla testa ed espirando con gradualità entra nella torsione spinale, ARDHA MATSYENDRASANA (la posizione di Matsyendra).

Espandi la gabbia toracica con ogni respiro, creando spazio intorno al cuore. Il movimento del diaframma e la torsione stessa stimolano il quarto chakra, Anahata, risvegliando le energie del cuore; immagina questa energia come un sole che irradia i suoi raggi in tutte le direzioni, verso gli altri, e ripeti dentro di te: “Irradio amore e benevolenza alle anime amiche ovunque”.

Esci dalla posizione e ripeti l’asana dall’altro lato, poi fermati in una posizione meditativa ed eleva il tuo sguardo verso il punto tra le sopracciglia. Sentiti connesso a quella parte di te capace di amare, accogliere l’altro senza giudizio, ascoltare e perdonare, senti che puoi essere un canale di amore nel mondo. Concludi la pratica con una posizione capovolta a scelta tra Balasana o Ananda Balasana, poi concediti qualche minuto di rilassamento profondo in Savasana.

Infine, torna seduto a gambe incrociate e, mantenendo la postura eretta e gli occhi chiusi e sollevati, ritorna al tuo respiro. Sentiti trasformato dalla pratica e pronto a portare la gioia, la purezza e l’amore che hai risvegliato dentro di te anche agli altri, al mondo intero!

 

Om shanti

 

 

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