Cerca nella pratica yogica il significato di questa festa
di Jivanta Giulia Berti
Il Natale è sempre un momento di gioia, di amicizia, di unione. Un momento di famiglia, di incontri accompagnati da una tazza di tè e una fetta di panettone davanti al fuoco. Un momento di doni, di abbracci e risate. Le luci, gli addobbi, l’albero, la calda atmosfera natalizia tutto questo ci vuole invitare a cambiare prospettiva: da un Natale esteriore ad uno interiore. L’essenza del Natale è puro yoga.
Prova per un momento a riflettere su questo canto di Swami Kriyananda: Dalla gioia venni, per la gioia vivo, in sacra gioia mi immergerò. Il Natale porta con sé un clima di gioia e nascita interiore a cui tutti ad un certo livello aspiriamo.
Il significato più profondo del Natale è il ritorno al proprio Sé, a quella parte divina, alla coscienza Cristica dentro di noi. Yogananda spiega che l’albero simboleggia la spina dorsale e le luci simboleggiano le luci dei chakra brillanti e luminose; la stella sull’albero indica il punto tra le sopracciglia, la sede della coscienza Cristica in noi.
Tutto a Natale ci riporta alla coscienza che il Cristo ha portato sulla terra e ogni anno con amore ci ricorda: cerca la gioia interiore, cerca il vero significato dello yoga: l’Unione. Ecco allora che le cose si capovolgono da fuori a dentro. Prima contatti e sperimenti la gioia dentro e poi la doni alla tua famiglia e ai tuoi cari.
Prova in questo Natale a vivere l’atmosfera natalizia come Paramhansa Yogananda una volta disse a Swami Kriyananda «Rimani sempre nel Sé. Scendi un po’ per mangiare o per parlare, se necessario, ma quando si ripresenta l’opportunità, ritirati nuovamente nel Sé».
Vivi dal tuo centro, da quella essenza divina in te e forse ti accorgerai che tutto diventa più colorato, più luminoso e il tuo Natale sarà ricco di doni interiori.
La purezza del cuore è il modo migliore per prepararsi interiormente ed esteriormente a ricevere il Natale. Saucha, uno dei niyama negli 8 passi di Patanjali, nel suo livello più elevato indica la purezza di cuore, coscienza e vibrazione.
Inizia da ora, ogni volta che ti metti sul tappetino, ad esprimere un senso di purezza nei movimenti, nei gesti, nell’atteggiamento con cui pratichi. Pratica gli asana che ti aprono e purificano il cuore come Gomukhasana “Libero nel mio cuore vivo senza paura” o Simhasana “Purifico ogni mio pensiero parola e azione”. Usa la pratica come una palestra interiore, fai sbocciare le qualità di un cuore puro e portale nella tua vita quotidiana.
Allenati a portare la purezza in ogni aspetto della tua giornata. Lascia andare ogni giudizio e semplicemente osservati nella tua quotidianità. Osserva come parli: da dove arrivano le tue parole dal cuore o dall’ego? Osserva i tuoi gesti: hai un secondo fine o sono fatti con uno spirito di pura generosità. Osserva i tuoi pensieri: provengono da una coscienza più elevata o da reazioni?
Ogni sera prima di prendere sonno fai questo esercizio di Swami Kriyananda: ripercorri mentalmente la tua giornata, osserva i tuoi pensieri, i tuoi gesti, le tue emozioni. Fai un check-in interiore e poi mentalmente visualizza un grande fuoco nel punto tra le sopracciglia, la sede della coscienza Cristica. Brucia tutto in questo fuoco purificatore. Fallo con un atteggiamento di gratitudine e di amore verso quella Coscienza che risiede in te e un po’ alla volta ti sentirai sempre più libero e leggero. Allo stesso modo anche Cristo ci invita a vivere con un cuore puro:
«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5, 8)
Che questo Natale possa scaldare i vostri cuori ed illuminare la vostra coscienza.