La testimonianza di un’insegnante che ha riorganizzato le lezioni online: perché lo yoga si è rivelato strumento necessario per attraversare con alta energia questo tempo nuovo
di Francesca de Luca
Era cominciata come una sorta di “resistenza” la mia quarantena volontaria: riuscire a rimanere positiva ed energica nonostante l’isolamento casalingo, e al tempo stesso aperta a tutti i doni che questo periodo potesse portarmi.
Ma accogliendo il momento presente, proprio come ci insegnano i nostri Maestri, anche una situazione molto critica e sfidante come quella attuale si è rivelata una grande opportunità di crescita!
Nei primi giorni di ritiro forzato, ho praticato yoga a casa e ho condiviso qualche tecnica di respirazione con i miei allievi postando dei video sui social. Poi ho timidamente chiesto loro se volessero praticare insieme con una diretta Facebook e mi sono “lanciata” in questa nuova esperienza, con l’emozione di una debuttante. Ed è stato molto bello riuscire a comunicare in una maniera nuova, non solo con i miei allievi romani, ma anche con chi magari per ragioni di lavoro si era trasferito altrove.
Dopo qualche giorno, ho pensato addirittura di strutturare un corso più organico (e a pagamento) e ho lanciato i #21giornidirinascita con pratiche di yoga, meditazione e coaching, che ha riscosso grande partecipazione e tantissimi apprezzamenti. Insomma, posso dire che ho scoperto una nuova modalità di lavoro, superando lo scetticismo che avevo sullo yoga online!
Sicuramente la pratica dal vivo crea un contatto umano tra allievo e insegnante che è insostituibile, così come la sinergia di gruppo tra i vari allievi, ma la pratica online, a quanto mi dicono in tanti porta altri vantaggi:
– aumenta la regolarità e la costanza, perché non dovendo spostarsi da casa si evitano il traffico e gli impedimenti che spesso sorgono quando si lavora fuori;
– a casa ci si concentra di più sulle indicazioni dell’insegnante e si cerca di autocorreggersi proprio perché non c’è nessuno che lo possa fare per te, quindi molte posture migliorano o addirittura si riescono a fare asana mai riusciti prima;
– nell’intimità del proprio spazio si riesce ad andare molto in profondità perché non si teme lo sguardo o il giudizio degli altri, quindi in un mantra ci si può lasciare andare liberamente al pianto o in una meditazione si può restare quanto tempo si vuole, entrando a fondo nel proprio spazio interiore;
– si può avere la sensazione di fare una lezione di privata, con l’insegnante che si rivolge sempre a te, il che aumenta la concentrazione;
– i video si possono guardare più volte (dopo le dirette li lascio online) e quindi si possono rifare le pratiche con maggiore consapevolezza rispetto alla prima volta.
Incoraggiata dall’entusiasmo raccolto, ho appena lanciato un nuovo corso su “LE BASI DELLO YOGA – TEORIA E PRATICA”, adatto ai principianti, ma non solo, e a maggio sarà la volta di un percorso sui chakra… insomma, lo yoga in quarantena non si ferma, ma si arricchisce di nuove possibilità!
Per fortuna non sono la sola ad averlo scoperto (anche ad Ananda c’è un grande fiorire di corsi online) perché oggi la richiesta di yoga e spiritualità è aumentata di molto da parte delle persone e c’è bisogno, come diceva Yogananda, di un vero e proprio “esercito di guerrieri di Luce” che diffondano gli insegnamenti puri di questa disciplina!
Buona pratica e buon insegnamento a tutti.
Se hai amato questo articolo, forse potrà piacerti il libro di Jayadev Jaerschky, direttore dell’Accademia di Ananda yoga di Assisi, anche lui attivo, come molti insegnanti di Ananda yoga in Italia, con corsi online (scrivici per informazioni): Lo yoga di Yogananda https://www.anandaedizioni.it/shop/libri/yoga-e-meditazione-1/lo-yoga-di-yogananda/